Notturni e chiari di luna conclude le iniziative dedicate al Cinquantesimo Anniversario della conquista della Luna e si propone come anteprima del progetto ARTEMUSA che vedrà nel prossimo anno la collaborazione del Conservatorio con le più importanti Fondazioni e istituzioni bolognesi e con il Liceo Artistico Arcangeli. Inserito nel calendario della Festa Internazionale della Storia la conferenza - concerto coniuga arte e musica e vede la partecipazione straordinaria della professoressa Jadranka Bentini nota storica dell’arte. La lettura di notturni, pleniluni e paesaggi lunari sarà affiancata da esecuzioni liederistiche e pianistiche a tema affidate, come è vocazione della FIS, a giovani interpreti. Laureata in Lettere Moderne presso l'Università degli Studi di Bologna la professoressa Jadranka Bentini è stata Direttore della Pinacoteca Nazionale di Palazzo Diamanti di Ferrara. Per tre mandati consecutivi è stata membro del Consiglio di Amministrazione dell'Istituto per i beni culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna e dal 24 febbraio 1999 ha ricoperto l’incarico di Soprintendente per il Patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico per le province di Bologna, Ferrara, Forlì, Ravenna e Rimini, e Direttore della Pinacoteca Nazionale di Bologna. Presidente del Comitato Scientifico del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza ne è stata Direttore dal 1° novembre 2005. Professore a contratto presso l'Università degli studi di Bologna, facoltà di Economia “Corso specialistico G.I.O.C.A.”, per l'insegnamento di Lettura e conoscenza dell'opera d'arte, dal novembre 2016 è Presidente del Conservatorio “G.B.Martini” di Bologna. Autrice di saggi, pubblicazioni e cataloghi ha curato numerose mostre in Italia e all'estero ed è stata consulente di importanti fondazioni per le quali ha seguito allestimenti e acquisizioni di grandissimo rilievo.Presidente di Italia Nostra è tenacemente impegnata nella tutela dei beni culturali e nella valorizzazione del centro storico di Bologna. La grande conoscenza del patrimonio, il rigore scientifico, l’esperienza sul campo, le competenze in materia di legislazione dei beni culturali, congiunte ad una non comune ricchezza lessicale ne fanno una delle Storiche dell’arte più autorevoli del panorama italiano.